
mercoledì 24 luglio 2013
Bill Kelliher intervistato da The Scene Magazine

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giovedì 11 luglio 2013
Brann parla della sua infanzia, dei suoi inizi, del successo e del rapporto con i fan

Brann ricorda la sua infanzia in famiglia dove la musica era un ambiente naturale in quanto entrambi i suoi genitori suonavano in alcuni progetti, racconta di quando a sette anni rubò qualche spicciolo alla madre per comprarsi
Parla anche degli anni '90 quando era nei Lethargy e ricorda che ai tempi si era preso bene con gli stili super tecnici, perchè ascoltava molto death e tech da diverse band di quel periodo (Gorguts, Human Remains...) con un sacco di cose interessanti dal punto di vista della batteria, con uno stile praticamente progressive/heavy metal. Cita poi quali altre influenze più generali Yes, King Crimson, John Coltrane e molti altri, e spiega di aver sviluppato il suo stile anche cercando di spignersi sempre un po' più in là, cosa che ritiene sia nella nostra natura umana. Parla di come sia sempre stato coinvolto nella scrittura delle canzoni perchè non è mai stato il tipo di batterista che semplicemente se ne sta in un angolo, e di come nei Mastodon non sia tipo un leader o qualcuno del genere.
L'intervistatore chiede poi a Brann se essere diventati così famosi è qualcosa che lo fa stare bene o al contrario a cui non fa molto a caso e in effetti risponde che è sempre bello sapere che la gente apprezza quello che fanno ma non è qualcosa a cui solitamente presta troppa attenzione; riguardo all'interazione con il loro pubblico Brann dice che gli fa piacere incontrare le persone in quanto la band e i fan sono, in un certo senso, "connessi" musicalmente, e gli piace essere disponibile a rispondere a qualche domanda che hanno mentre ci resta male se le critiche si fanno troppo..."estreme"! . Qui sotto la video intervista completa in due parti:
Parte I
Parte II
Parte II
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martedì 9 luglio 2013
Bill e Brann sul nuovo disco: "Ci piace sorprenderci"

Mastodon:
"Non saprei come descriverlo", ha detto Bill, "stiamo sempre cercando di sorprendere anche noi stessi, e scrivere qualcosa che sia nuovo e fresco. Ha decisamente degli elementi da "The Hunter", ma anche da "Remission" e roba più pesante. Ci sono un sacco di influenze diverse, dagli Alice In Chains ai Deftones. C'è un bel po' di rock."
In un'altra recente intervista a Loudwire, Brann riguardo al disco nuovo ha dichiarato: "Il fogliame sta iniziando a crescere attorno ai pilastri, sta riempiendo questi pilastri con edera, viti diversi fiori e tutta una sorta di piante strane, piante preistoriche. E questo è un bene.E' verde e marrone. Comincia ad essere bello, penso."
Ha aggiunto anche, "E' a tutto tondo. Ci sono alcune canzoni pesanti, e altre - ci piace sorprenderci. Se ci sorprendiamo noi, sappiamo che lo sarete anche voi. Cerchiamo quello. Quasi come vagare nei boschi in cerca di non so, di qualcosa."
"Non so cosa sia ma lo vedi e dici 'Ok figo' . Quindi, non abbiamo granchè controllo di come suonerà. Vorremmo, cerchiamo di controllarlo ma a un certo punto si comanda da solo mentre prende forma, come se qualcosa lo spingesse, lo creasse. Questo mi piace."
Fonte: Ultimate-guitar.com
Qui sotto l'intervista completa con Bill Kelliher per Metalholic:
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domenica 7 luglio 2013
Bill Kelliher parla del prossimo album

Una piccola curiosità: Bill ha risposto che la sua canzone preferita da suonare live al momento è "Spectrelight" . Qui sotto il video completo:
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